14 RACCONTI DI FANTASCIENZA RUSSA

Gusto per il meraviglioso e il gusto per la libertà sono le due componenti essenziali della fantascienza sovietica. Per questo in URSS assai più spesso che altrove la fantascienza assume coloriture satiriche sposa le forme dell'apologo o del pamphlet politico ricerca soluzioni narrative spericolate in aperta rottura con la letteratura ufficiale. (com'è il caso del Racconto di Capodanno di Vladimir Dudincev, di cui parlò perfino Kruščev o della satira della cibernetica contenuta nei due racconti di Dneprov o della parodia delle tecniche della persuasione nella favola di Beljaev) oppure è diretta espressione del fermento immaginativo dei laboratori dì ricerca e dei seminari dì fisica e matematica pura. I due filoni affondano ben addentro nella storia della Russia prima e dopo la Rivoluzione Kuprin, Erenburg, Aleksej, Tolstoj, Kataev, Zamjatin, Bulgakov già usarono i moduli del genere fantascientifico per la polemica etico-politica. Ma tema di questa antologia la prima assoluta in tutto l'Occidente e la science-fiction sovietica del secondo dopoguerra la fantascienza cioè dell'èra della seconda rivoluzione industriale dell'éra degli sputnik. Sono qui le idee di cui s'è nutrita segretamente la giovane tecnocrazia sovietica e le letture preferite degli uomini che primi varcheranno la soglia del cosmo.